I 209 membri della Fifa, la federazione calcistica internazionale, partecipano all’assemblea annuale dell’organizzazione che si apre oggi a Zurigo, in Svizzera. I delegati dovranno eleggere il presidente, a due giorni dallo scandalo che ha portato all’arresto di sette alti funzionari dell’organizzazione in un’inchiesta per corruzione partita dagli Stati Uniti. Ieri il presidente uscente Sepp Blatter, che corre per un quinto mandato, ha escluso le sue dimissioni e ha confermato che le elezioni si terranno come previsto. Blatter si è dichiarato estraneo alla vicenda e ha promesso di individuare i responsabili e collaborare con la giustizia.
Blatter è il favorito delle elezioni per la presidenza, per lui voteranno le federazioni calcistiche russe, asiatiche, africane e latinoamericane. Contro la sua candidatura si sono espressi, invece, gli Stati Uniti e la Uefa, la federazione calcistica europea.
Blatter, 79 anni, governa la Fifa dal 1998 e lavora ai vertici dell’organizzazione dal 1975. L’unico sfidante del presidente uscente è il principe giordano Ali bin Al Hussein, 39 anni, terzo figlio di re Hussein di Giordania, e attuale vicepresidente della Fifa. Per il principe giordano voteranno “la stragrande maggioranza dei paesi europei”, come ha annunciato ieri il presidente della Uefa Michel Platini.
Per essere eletto, il nuovo presidente dovrà ottenere i due terzi dei voti dell’assemblea, cioè 140 preferenze. I due candidati terranno un discorso di 15 minuti prima delle votazioni.
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