La corte europea dei diritti umani di Strasburgo ha autorizzato la sospensione della nutrizione e dell’idratazione artificiali di Vincent Lambert, il cittadino francese la cui madre aveva presentato ricorso in patria per sospendere una decisione del consiglio di stato. La sentenza emessa è definitiva. A chiedere l’interruzione dei trattamenti per l’ex infermiere di 39 anni, oggi tetraplegico in condizione vegetativa, è stato il suo medico curante in accordo con la moglie.
La corte di Strasburgo ha giudicato conforme ai diritti umani una sentenza del consiglio di stato, che in Francia è la massima giurisdizione amministrativa, risalente al giugno 2014. Quest’ultima autorizzava l’interruzione delle cure nonostante l’opposizione dei genitori che volevano ancora tentare nei confronti del figlio altri trattamenti.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it