Jean-Marie Le Pen, storico leader del Front national, ha annunciato che denuncerà il suo partito per averlo sospeso.

La sospensione era avvenuta il 3 maggio per volere della figlia, Marine Le Pen, che guida il partito dal 2011. Marine aveva convocato il comitato disciplinare del partito a Nanterre, in Francia, per sanzionare le affermazioni antisemite fatte dal padre a una rivista di estrema destra francese, Rivarol. Jean-Marie Le Pen aveva definito per l’ennesima volta “i campi di concentramento un dettaglio della storia”.

Jean-Marie ha chiesto a un tribunale di annullare la sospensione, perché secondo lui viola lo statuto del partito. La figlia Marine ha replicato che “non ha nulla da temere” dal verdetto.

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