La coalizione araba ha intensificato i bombardamenti su Sanaa, la capitale dello Yemen, mentre nel sud del paese proseguono gli scontri tra le milizie pro governative e i ribelli houthi. Secondo fonti ribelli, i raid aerei nel quartiere di Al Jaraf hanno ucciso sei persone. Sono stati presi di mira anche l’abitazione di Mohammad Abdullah Saleh, fratello dell’ex presidente, e l’edificio delle comunicazioni.
Ad Aden, la seconda città del paese, almeno tredici ribelli houthi e otto combattenti delle milizie fedeli al presidente Abd Rabbo Mansur Hadi, in esilio in Arabia Saudita, sono morti nei combattimenti. A marzo la coalizione guidata da Riyadh ha lanciato una campagna militare per respingere l’avanzata dei ribelli houthi. Il 1 luglio le Nazioni Unite hanno classificato lo Yemen come una crisi umanitaria di livello 3, la categoria più alta.
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