La Banca centrale europea ha deciso di mantenere intatta la liquidità di emergenza (Ela) alle banche greche al livello deciso il 26 giugno scorso, cioè 89 miliardi, a fronte però di maggiori garanzie. L’istituto centrale ha infatti deciso di apportare “una correzione” al valore dei titoli greci portati in garanzia dalle banche, come comunicato dall’istituto centrale al termine della videoconferenza dei governatori del suo consiglio direttivo. Di fatto, è stato congelato il 27 per cento di tutti i depositi con il rischio che siano i correntisti a farne le spese.

L’orientamento della Bce è di aspettare l’esito del Consiglio europeo e dell’eurogruppo in agenda domani, mentre le banche greche resteranno comunque chiuse fino a mercoledì. Da Francoforte è stato sottolineato che sta “monitorando attentamente la situazione sui mercati finanziari” e “tutte le conseguenze che ne potrebbero scaturire per quanto riguarda la politica monetaria e la stabilità dell’euro”, e si è riservata di “usare tutti gli strumenti disponibili entro il suo mandato”.

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