Il giornalista marocchino Ali Lmrabet ha annunciato che sospenderà il suo sciopero della fame, che durava da 35 giorni, dopo che il ministro dell’interno gli ha assicurato che potrà riavere i suoi documenti e ricominciare la sua professione di giornalista in Marocco.

Quando sarà dimesso dall’ospedale di Ginevra, dove è attualmente ricoverato, Ali Lmrabet potrà fare domanda al consolato di Barcellona per rinnovare il suo passaporto. In seguito potrà rientrare in Marocco dove, dopo tre mesi, sarà in grado di ricevere il certificato di residenza e riavere i suoi documenti.

Ali Lmrabet era stato condannato nel 2003 (e poi graziato l’anno successivo) per “oltraggio alla persona del re” e “attentato all’integrità territoriale del regno” per essere andato nei campi profughi sahrawi di Tindouf, in Algeria, e aver detto che le persone che vivevano lì non erano dei “sequestrati” del Fronte Polisario (come vuole la posizione ufficiale marocchina) ma dei semplici rifugiati.

A seguito di un altro processo, nel 2005, aveva subito una condanna a dieci anni di divieto di esercitare la professione.

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