La polizia di Istanbul in Turchia si è scontrata domenica con un gruppo di circa duecento manifestanti che avevano organizzato una marcia di solidarietà alla popolazione curda di Cizre, nella provincia sudorientale di Şırnak, che sta vivendo da giorni sotto coprifuoco. Le forze dell’ordine hanno usato idranti e proiettili di gomma contro gli attivisti filocurdi che cercavano di raggiungere piazza Taksim.
Il coprifuoco a Cizre, nella provincia di Şırnak. Per tutta la settimana scorsa Cizre è stata sottoposta a coprifuoco in concomitanza con le operazioni condotte dalle forze di sicurezza turche contro il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk). Il 12 settembre il coprifuoco è stato revocato e la popolazione è riuscita a celebrare i funerali di sedici persone che erano rimaste uccise negli scontri della settimana scorsa tra militari turchi e milizie filocurde. Decine di migliaia di persone hanno partecipato alla cerimonia di sabato.
Un testimone vicino al Partito democratico dei popoli (Hdp), la formazione democratica filocurda entrata in parlamento dopo le elezioni di giugno, ha detto alla Reuters che nelle violenze di questi giorni sono rimasti uccisi in tutto ventuno civili, mentre il governo di Ankara sostiene che siano morti un civile e 32 militanti del Pkk. Il coprifuoco a Cizre è ripreso nella sera di domenica ma è stato nuovamente sospeso stamattina. Il 13 settembre due poliziotti sono morti e cinque sono rimasti feriti dall’esplosione di un’autobomba nascosta dal Pkk vicino a un checkpoint, sempre nella provincia di Şırnak. I responsabili dell’attacco sono fuggiti, ma sono stati inseguiti da elicotteri e mezzi corazzati sulle montagne. Sei di loro sono stati uccisi.
La situazione nella provincia di Diyarbakır. Il 13 settembre il Pkk ha attaccato le forze di sicurezze turche anche nel distretto di Silvan, che si trova in un’altra provincia a maggioranza curda, quella di Diyarbakır. I militanti del Pkk hanno usato granate e fucili contro la polizia. Un poliziotto è stato ucciso, un altro ferito. Successivamente all’attacco nell’area è stato indetto il coprifuoco.
Anche nel quartiere di Sur, nel capoluogo Diyarbakır, è stato indetto il coprifuoco dopo che sette poliziotti sono rimasti feriti. Veicoli armati stanno a guardia delle porte nelle antiche mura di Sur. Molti abitanti hanno lasciato le loro case per spostarsi in altre parti della città. La scorsa notte un gruppo di giovani è sceso in piazza per protestare contro il coprifuoco e la polizia ha risposto usando gas lacrimogeni.
Il conflitto con il Pkk. Da quando a luglio è finita la tregua tra l’esercito di Ankara e i separatisti curdi, entrata in vigore nel 2012, sono rimasti uccisi più di cento tra poliziotti e militari turchi oltre a centinaia di miliziani curdi. Si tratta del più grave periodo di violenze in Turchia negli ultimi due decenni. Dal 1984, quando è cominciato il conflitto tra autorità turche e Pkk (considerato un’organizzazione terroristica anche dall’Unione europea e dagli Stati Uniti), sono morte più di 40mila persone.
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