Sono state rese note il 21 gennaio 2016 le conclusioni dell’inchiesta pubblica britannica sulla morte per avvelenamento dell’ex agente del Kgb Aleksandr Litvinenko, avvenuta il 23 novembre 2006 a Londra.

Secondo il rapporto di 300 pagine, curato dal giudice sir Robert Owen, c’è una “forte probabilità” che i due killer che lo hanno ucciso fossero agli ordini dei servizi segreti russi, l’Fsb, e che l’operazione fosse autorizzata dal presidente russo Vladimir Putin.

Accusati di aver avvelenato Litvinenko con del polonio, una sostanza radioattiva, al Millennium hotel di Mayfair, nel cuore di Londra, sono due cittadini russi: Andrej Lugovoj e Dmitri Kovtun. Tracce del veleno furono trovate negli alberghi, nei ristoranti e negli altri luoghi pubblici da loro visitati. I due hanno sempre negato le accuse e Mosca si è sempre rifiutata di estradarli nonostante le richieste della giustizia britannica.

Alcune date chiave del caso Litvinenko

  • 2006
  • 1 novembre. Litvinenko incontra in un hotel di Londra Lugovoj e Kovtun. In seguito vede l’italiano Mario Scaramella che gli consegna un documento sull’omicidio della giornalista russa Anna Politkovskaja. La sera stessa comincia a sentirsi male.
  • 20 novembre. Litvinenko entra in terapia intensiva. L’indagine viene assegnata alla sezione antiterrorismo di Scotland Yard.
  • 23 novembre. Litvinenko muore. In una lettera, scritta prima di morire, accusa il presidente russo Vladimir Putin di essere responsabile della sua morte. Putin nega le accuse denunciando una “provocazione politica”. L’agenzia britannica per la tutela della salute annuncia che Litvinenko è stato avvelenato con il polonio-210, una sostanza altamente radioattiva.
  • 6 dicembre. Scotland Yard, che ha indagato anche a Mosca, definisce “omicidio” la morte di Litvinenko, che viene sepolto il giorno dopo a Londra.
  • 19 dicembre. Fine delle indagini da parte di Scotland Yard in Russia.
  • 2007
  • 22 maggio. La procura britannica incrimina Lugovoj per l’omicidio di Litvinenko e chiede la sua estradizione, che viene rifiutata.
  • 31 maggio. Lugovoj afferma che Litvinenko era un agente dei servizi segreti britannici e li tira in ballo nel suo avvelenamento.
  • 15 giugno. I servizi segreti russi (Fsb) aprono un’inchiesta per spionaggio sulla base delle dichiarazioni di Lugovoj.
  • 16 luglio. Londra annuncia l’espulsione di quattro diplomatici russi.
  • 19 luglio. Mosca replica con l’espulsione di quattro diplomatici britannici, l’interruzione della cooperazione nella lotta contro il terrorismo e la sospensione dei visti per i funzionari britannici.
  • Dicembre. Lugovoj viene eletto nella duma, il parlamento russo, con il partito liberaldemocratico, di estrema destra.
  • 2012
  • 29 febbraio. Kovtun viene accusato di essere il secondo esecutore dell’omicidio di Litvinenko e Londra chiede anche la sua estradizione.
  • 2013
  • 22 luglio. La ministra dell’interno britannica Theresa May annuncia l’apertura di un’inchiesta pubblica sulla morte di Litvinenko.
  • 2016
  • 21 gennaio. Diffusi i risultati dell’inchiesta pubblica. La moglie di Litvinenko, Marina, si dice soddisfatta delle prove schiaccianti presentate e chiede a Londra di imporre delle sanzioni contro Mosca. Il governo britannico convoca l’ambasciatore russo a Londra. May annunci che sono stati congelati i beni di Lugovoj e Kovtun.

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