Lo studio legale Mossack Fonseca aiutava i regimi ad aggirare le sanzioni. Dai documenti dell’inchiesta Panama papers risulta che lo studio ha permesso a 33 aziende e imprenditori di vari paesi, tra cui Iran, Zimbabwe e Corea del Nord, di continuare a fare affari nonostante fossero sulla “lista nera” degli Stati Uniti. In particolare Mossack Fonseca ha lavorato con Kim Chol-sam, un alto funzionario nordcoreano che ha gestito milioni di dollari di transazioni a sostegno del programma nucleare di Pyongyang, e con Rami Makhlouf, un miliardario siriano, cugino del presidente Bashar al Assad.

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