Diritti lgbt, accessibilità ed eliminazione delle barriere architettoniche, diversa gestione dei fondi per l’immigrazione allo scopo di ridurre le tensioni sociali. Dall’altra parte, contrasto alla violenza di genere, assistenza a famiglie, anziani e non autosufficienti e politiche per infanzia e adolescenza. C’è anche Torino nella mappa delle città italiane che il 19 giugno torneranno alle urne per il ballottaggio: nel capoluogo piemontese, il sindaco uscente Piero Fassino (Partito democratico) dovrà confrontarsi con Chiara Appendino (Movimento 5 stelle). Anche se nei rispettivi programmi entrambi i candidati hanno dedicato spazio a temi sociali, i due tendono spesso a porre l’accento su questioni differenti.
Il programma di Piero Fassino
Il programma di Fassino tende a evidenziare quanto è stato fatto nella legislatura precedente: si parla, per esempio, delle campagne per il contrasto all’omofobia e alla violenza di genere; di espandere la dotazione del fondo salva sfratti fortemente voluto qualche anno fa dal vicesindaco Elide Tisi; o dell’assistenza a disabili e non autosufficienti che in Piemonte era comunque destinata a finire tra gli oneri dei comuni.
In particolare, per i servizi sociali e assistenziali il sindaco uscente promette la messa a bilancio di cinquanta milioni di euro annui; una serie di azioni di contrasto alla povertà e alla disoccupazione (creazione di uno sportello unico per il lavoro, politiche di ricollocamento lavorativo), all’emergenza casa (il già citato fondo salva sfratti, incentivi tributari per chi decide di mettere in affitto la proprietà a canone calmierato) e fondi per l’assistenza a famiglie, anziani e persone sole.
Fassino dedica una parte del programma alle politiche per l’infanzia e l’adolescenza, alle quali promette di riservare cinquanta milioni di euro all’anno nel bilancio comunale. Con questi fondi, il candidato del Pd vorrebbe azzerare le liste d’attesa per l’ingresso negli asili nido comunali, aprire scuole per l’infanzia internazionali in ogni circoscrizione e realizzare un “piano adolescenti” che miri al recupero della dispersione scolastica, al contrasto delle dipendenze e alla lotta a bullismo e omofobia.
Il programma di Chiara Appendino
L’omofobia è un tema presente anche nel programma di Chiara Appendino; ai diritti lgbt la candidata cinquestelle dedica un intero capitolo: tra le azioni promesse c’è una serie di modifiche ai regolamenti comunali per estendere diritti alle coppie dello stesso sesso, l’inserimento del concetto di “famiglia omogenitoriale” nello statuto comunale e una delibera quadro che garantisca i diritti delle minoranze di genere contro la discriminazione nelle aziende comunali.
Appendino intende incrementare la raccolta differenziata fino al settanta per cento e proporre una serie di azioni mirate per il decremento dei rifiuti (tema che si trova anche nel programma di Fassino), oltre a una riduzione della tariffa sui rifiuti in base al principio “chi più inquina, più paga”.
Ci sono poi i diritti degli animali e l’istruzione (sinergia tra nidi e scuole dell’infanzia, investimenti in formazione per educatori e insegnanti, valorizzazione della rete scolastica come strumento di lotta all’esclusione sociale); un grosso spazio è dedicato al tema dell’accessibilità, con la promessa di un piano per eliminare le barriere architettoniche.
Al contrasto alla crisi e alle povertà emergenti, è dedicato un intero capitolo nel programma dei cinque stelle. In questo caso, le azioni riguardano la lotta alla povertà (tramite l’introduzione del reddito di cittadinanza) l’emergenza abitativa.
Questo articolo è stato pubblicato da Redattore Sociale.
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