La Corte permanente di arbitrato dell’Aja emette un verdetto sfavorevole alla Cina sul mar Cinese meridionale. Il tribunale ha deliberato sulle violazioni cinesi, denunciate dalle Filippine, della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (Unclos). Pechino rivendica la sovranità territoriale sul 90 per cento del mar Cinese meridionale ma, secondo la corte, non ha “diritti storici” su queste acque. I cinesi avrebbero anche interferito con il diritto di pesca dei filippini e danneggiato irreparabilmente la barriera corallina dell’arcipelago delle Spratly. La sentenza è stata accolta come una vittoria da Manila, mentre Pechino l’ha definita “infondata”. Il verdetto è vincolante, ma la corte non ha i mezzi per farlo rispettare.

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