Un’inchiesta dell’Onu accusa il Burundi di “crimini contro l’umanità”. Una commissione di esperti ha esaminato le violenze avvenute nel paese tra aprile 2015 e giugno 2016. Ha confermato inoltre 564 casi di esecuzioni tra il 26 aprile 2015 e il 30 agosto 2016. Migliaia di persone avrebbero subìto torture, abusi sessuali e rapimenti, con detenzioni arbitrarie avvenute “su larga scala”. La situazione nel paese è degenerata dopo che il presidente Pierre Nkurunziza ha vinto le elezioni presidenziali per un terzo mandato nel luglio del 2015.

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