Hillary Clinton non rischia un’incriminazione per la gestione di informazioni riservate. Lo ha dichiarato al congresso statunitense il direttore dell’Fbi, James Comey, lo stesso che il 28 ottobre aveva annunciato il ritrovamento di nuove mail partite da un indirizzo di posta elettronica e server privati quando Clinton era segretaria di stato. Le mail avrebbero potuto riaprire un’indagine già chiusa senza nessuna incriminazione per Clinton. La denuncia di Comey aveva fatto recuperare punti al candidato repubblicano alla presidenza, Donald Trump. Ora Clinton risale nei sondaggi e il suo avversario critica l’Fbi di aver agito in modo improprio.

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