Il distacco dai fatti, le teorie del complotto, l’allucinazione collettiva non sono novità nell’ascesa di movimenti populisti, autoritari o meno. A essere tipico del nostro tempo è forse il modo in cui l’irrazionale prolifera grazie alla fine di ogni idea credibile di futuro. Leggi
La vittoria di Donald Trump è stata paragonata a quella ottenuta nel referendum del 23 giugno scorso dai sostenitori dell’uscita del Regno Unito dall’Unione europea. L’elezione di Trump avrà effetti diretti sulla Brexit? Ecco come potrebbero cambiare i rapporti tra Londra, Washington e il resto dell’Europa. Leggi
Il consulente strategico che affiancherà Donald Trump durante la presidenza è Stephen Bannon, ex banchiere della Goldman Sachs e ideologo della “destra alternativa” statunitense. Il ritratto del Guardian. Leggi
La vittoria quasi apocalittica di Donald Trump segna la fine dell’eccezionalismo americano: una certa idea degli Stati Uniti come modello di democrazia è morta. Non l’ha uccisa direttamente Trump: ne ha semplicemente dichiarato la morte con una campagna elettorale tanto surreale quanto reazionaria. “È un incubo”, mi ha scritto un’amica francese. Le ho risposto che è peggio di un incubo, è la realtà. Leggi
A questo punto bisogna lasciare che le cose seguano il loro corso. L’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca ha creato una situazione del tutto nuova e potenzialmente pericolosa e instabile. Leggi
La sfida per ogni fotogiornalista che segue una corsa alle presidenziali è capire come catturare l’essenza di un candidato in un ambiente molto rigido. Nonostante questo, c’è spesso l’opportunità di catturare piccoli attimi rivelatori che accadono dietro le quinte. Ma nella campagna di Donald Trump momenti di questo tipo sono stati molto rari. Leggi
La campagna elettorale del 2016 si è basata molto sulla personalità di Donald Trump, e anche i momenti che avrebbero dovuto chiarire le posizioni politiche sono stati poveri di sostanza. Trump ha comunque manifestato le sue intenzioni in questioni chiave. Ecco le idee intorno alle quali ha ruotato la sua campagna. E alle quali faremo bene a prestare attenzione. Leggi
Fa uno strano effetto rileggere Il complotto contro l’America in queste ore. Non è certo il miglior romanzo di Philip Roth, eppure coglie almeno due aspetti decisivi su cui riflettere (anche in relazione alle elezioni del 2016): il ritorno dell’isolazionismo degli Stati Uniti e la fragilità delle istituzioni democratiche. Leggi
I giornali europei hanno accolto con stupore, pessimismo e un po’ di timore l’elezione del candidato repubblicano Donald Trump alla Casa Bianca. Ma puntano sulla tenuta della democrazia americana e sul pragmatismo dell’uomo d’affari per garantire una transizione morbida. Leggi
Per vedere cosa c’è sotto il proprio naso occorre un grande sforzo, diceva George Orwell. Non abbiamo visto arrivare la Brexit, non abbiamo previsto la vittoria di Donald Trump. Nel frattempo, a due ore e mezzo di aereo dall’Italia c’è un paese che sta precipitando nella dittatura e anche senza un grande sforzo dovremmo riuscire a vederlo. Leggi
Nel discorso della vittoria del 9 novembre, Donald Trump ha parlato anche di politica. Niente sparate sull’espulsione di 11 milioni di clandestini, sul muro alla frontiera messicana o sul divieto di mettere piede sul suolo americano per i musulmani. Provvisoriamente o meno, tutto questo è stato dimenticato. Leggi
Sessanta milioni di elettori ed elettrici hanno deciso di “rifare grande l’America”, make America great again, affidando il compito a Donald Trump, “il presidente più impreparato della nostra storia” come lo definisce stamani un New York Times sconfitto, assieme a tutto il sistema dei media e dei sondaggi e al cosiddetto establishment, quanto e più di Hillary Clinton. Leggi
“In un paese profondamente deluso da Washington, sprezzante delle élite e arrabbiato per il declino dell’occupazione, Trump ha portato la sua etichetta di outsider fino alla Casa Bianca”, scrive Usa Today. La reazione dei giornali statunitensi. Leggi
Il successo di Donald Trump conferma la forza dei populisti in tutto il mondo. Ed è un segnale della crisi del modello democratico. Com’è questo nuovo mondo? È un posto dove le basi della democrazia liberale – il parlamento, le università, la pubblica amministrazione, i mezzi d’informazione – sono viste con profondo scetticismo. Leggi
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