Il Portogallo è uno dei paesi più accoglienti d’Europa: nonostante l’ascesa del partito di estrema destra Chega, negli ultimi cinque anni il numero di residenti stranieri è raddoppiato, arrivando a costituire il 10 per cento della popolazione.

Anche qui, come in Italia, le dinamiche demografiche sono cambiate, con problemi legati al calo delle nascite, allo svuotamento delle aree interne e all’invecchiamento della popolazione. Per invertire queste tendenze il comune di Fundão ha accolto e formato centinaia di migranti e rifugiati. Un modello che potrebbe essere esportato anche in altri piccoli centri.

Questo reportage video è prodotto dalla piattaforma europea Arte ed è disponibile in nove lingue grazie a un progetto di collaborazione tra vari giornali europei: El País (Spagna), Gazeta Wyborcza (Polonia), Internazionale (Italia), Ir (Lettonia), Kathimerini (Grecia), Le Soir (Belgio) e Telex (Ungheria). Il progetto, coordinato da Arte, si chiama Emove ed è finanziato dall’Unione europea nell’ambito delle sue politiche multimediali.

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