Oltre alle elezioni per il nuovo presidente degli Stati Uniti, vinte da Donald Trump, il 5 novembre in dieci stati (Arizona, Colorado, Florida, Maryland, Missouri, Montana, Nebraska, Nevada, New York e South Dakota) si sono tenuti una serie di referendum sul tema dell’aborto.

I quesiti sono una conseguenza della decisione della corte suprema di rovesciare la sentenza Roe contro Wade, che nel 1973 ha reso l’interruzione volontaria di gravidanza legale a livello federale, cioè in tutti gli Stati Uniti. Con il suo rovesciamento nel 2022, la possibilità di decidere in materia è tornata ai singoli stati, che in alcuni casi hanno imposto restrizioni o divieti sull’accesso all’aborto. L’obiettivo dei sostenitori dei referendum è inserire questo diritto nelle costituzioni dei rispettivi stati.

Ecco com’è andato il voto.

Arizona

La legge attuale: l’aborto è legale fino alla quindicesima settimana di gravidanza. Superata questa data è possibile interromperla solo se la vita della madre è in pericolo, ma non in caso di stupro o incesto.

Il quesito referendario: si chiedeva di inserire nella costituzione dell’Arizona il diritto all’aborto fino alla vitalità del feto, cioè la ventiquattresima settimana di gravidanza.

Il risultato del voto: approvato.

Colorado

La legge attuale: l’aborto è legale lungo tutte le settimane della gravidanza.

Il quesito referendario: si chiedeva di inserire il diritto all’aborto nella costituzione dello stato e consentire l’uso di fondi pubblici in materia.

Il risultato del voto: approvato.

Florida

La legge attuale: l’aborto è illegale dopo la sesta settimana di gravidanza, tranne in alcuni casi (pericolo per la vita della madre, rischio di danni fisici “sostanziali e irreversibili” o di una grave anomalia nel feto). Esistono alcune eccezioni, tra cui lo stupro, l’incesto e il traffico di esseri umani, ma si applicano solo fino alla quindicesima settimana di gravidanza.

Il quesito referendario: si chiedeva di aggiungere nella costituzione dello stato una protezione per l’accesso all’aborto: “Nessuna legge potrà proibire, penalizzare, ritardare o limitare l’aborto prima della vitalità del feto o se è necessario per proteggere la salute della paziente”.

Il risultato del voto: respinto. Non è stato raggiunto il quorum del 60 per cento degli elettori favorevoli richiesto dallo stato della Florida.

Maryland

La legge attuale: l’aborto è legale lungo tutte le settimane della gravidanza.

Il quesito referendario: si chiedeva di inserire il diritto all’aborto e alla “libertà riproduttiva” nella costituzione dello stato.

Il risultato del voto: approvato.

Missouri

La legge attuale: l’aborto è vietato “tranne in casi di emergenza medica”. Chi pratica l’interruzione di gravidanza è punibile con una pena da cinque a quindici anni di carcere.

Il quesito referendario: si chiedeva di sancire il diritto all’aborto fino alla vitalità del feto nella costituzione dello stato, cancellando l’attuale divieto.

Il risultato del voto: approvato.

Montana

La legge attuale: l’aborto è legale fino alla vitalità del feto.

Il quesito referendario: si chiedeva di inserire nella costituzione dello stato il diritto ad accedere alla procedura e di proibire al governo di punire i medici o coloro che praticano l’aborto.

Il risultato del voto: approvato.

Nebraska

La legge attuale: l’aborto è illegale dopo la dodicesima settimana di gravidanza, tranne nei casi di stupro, incesto e quando la vita della madre è in pericolo.

I quesiti referendari: il Nebraska è l’unico stato ad avere avuto due iniziative referendarie sul tema. La prima chiedeva di inserire il diritto all’aborto nella costituzione statale fino alla vitalità del feto o oltre, per proteggere la salute della madre. La seconda invece di inserire nella costituzione l’attuale divieto di aborto dopo le dodici settimane, con alcune eccezioni tra cui l’incesto, lo stupro e il salvataggio della vita della madre.

Il risultato del voto: il primo quesito è stato respinto mentre il secondo approvato.

Nevada

La legge attuale: l’aborto è legale fino alla ventiquattresima settimana di gravidanza, con eccezioni solo in caso di pericolo per la vita della madre.

Il quesito referendario: si chiedeva di inserire l’accesso all’aborto con le attuali condizioni nella costituzione dello stato.

Il risultato del voto: approvato. La proposta non è immediatamente effettiva perché deve essere approvata nuovamente nelle elezioni di metà mandato che si terranno nel 2026.

New York

La legge attuale: l’aborto è legale, ma dopo la ventiquattresima settimana di gravidanza è necessaria l’approvazione di un medico.

Il quesito referendario: si chiedeva di inserire nella costituzione dello stato un emendamento per proteggere l’attuale accesso all’aborto e tutelare i cittadini contro varie forme di discriminazione anche legate all’autonomia riproduttiva.

Il risultato del voto: approvato.

South Dakota

La legge attuale: l’aborto è vietato, tranne se la vita della madre è in pericolo.

Il quesito referendario: si chiedeva di inserire nella costituzione il diritto all’aborto, impedendo allo stato di limitare la decisione di abortire nel primo trimestre. Nel secondo trimestre sarebbe stato possibile interrompere la gravidanza “solo per motivi ragionevolmente legati alla salute fisica della donna incinta”.

Il risultato del voto: respinto.

(Bbc, Cnn, The New York Times)

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