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Il rap spiegato alle intelligenze artificiali

Tupac Shakur a New York, 1994. (Steve Eichner, Getty Images)

I ghostwriter – letteralmente “scrittori fantasma” – sono persone che, per lavoro, scrivono testi, canzoni, libri, articoli, saggi. Per contratto rimangono sempre nell’ombra: le loro opere, infatti, vengono attribuite a persone molto più famose e che guadagnano molto di più. Ghostwriter977 è, probabilmente, lo pseudonimo di uno scrittore fantasma dell’industria musicale che non ha mai rivelato la propria identità, “pagato poco o niente solo perché le major ne traessero profitto”, come ha dichiarato lui stesso (o lei stessa).

Il 4 aprile 2023, quando per la maggior parte delle persone le intelligenze artificiali generative erano ancora un oggetto misterioso per addetti ai lavori – c’era già stato il caso delle immagini del papa con il piumino bianco, ma poco altro –, ghostwriter977 ha prodotto e poi pubblicato su varie piattaforme online una canzone che si intitola Heart on my sleeve. La parte vocale del brano è cantata da Drake e The Weeknd, due rapper canadesi. Ma le loro voci sono simulate da un’ia.

La canzone, la cui realizzazione richiede senz’altro conoscenze professionali nel campo della produzione musicale, ha totalizzato 600mila ascolti su Spotify, 275mila su YouTube e 15 milioni di ascolti su TikTok. Poi è stata rimossa da tutte le piattaforme su richiesta della Universal music group (Umg), la casa discografica di Drake. In assenza di regole sulle intelligenze artificiali generative, l’unico motivo per cui alla Umg è stato possibile, almeno inizialmente, chiedere e ottenere la rimozione del brano è che in Heart on my sleeve c’è un campionamento non autorizzato di un’altra canzone.

Ma siamo nell’era di internet e della riproducibilità virale di qualsiasi cosa: da allora, infatti, il brano continua a essere ricaricato online, cancellato e nuovamente ricaricato, moltiplicandosi. È impossibile fermare questo processo; è impossibile anche sapere quante persone abbiano ascoltato la canzone. Puoi farlo anche tu (qui, per esempio, e se il link non dovesse funzionare, basta cercarla su YouTube).

Un anno dopo, siamo nel bel mezzo di una battaglia rap che si combatte a suon di dissing – i brani con cui gli esponenti del mondo hip-hop si attaccano fra di loro. L’oggetto del contendere? Il New York Times lo sintetizza così: “Chi è l’attuale detentore della corona dell’hip-hop: Drake o Kendrick Lamar?”.

Le battaglie rap sono fatte di barre (le strofe) contro altri rapper, in canzoni proprie o di altri artisti. In una di queste canzoni, Like that, a marzo del 2023 Lamar tira in ballo proprio Drake. Il rapper canadese risponde con Push ups. Qualcuno, online, si chiede se sia una vera canzone di Drake o se sia stata fatta con un’intelligenza artificiale ma le speculazioni finiscono quando una versione ad alta qualità del brano appare sull’account ufficiale di Drake con l’approvazione della Universal.

Lamar risponde a sua volta con One shot. Solo che poi si scopre che non era lui, ma un giovane rapper di Los Angeles che ha poi spiegato per filo e per segno come ha fatto. Arriviamo al 19 aprile 2024: Drake pubblica un brano che si intitola Taylor made freestyle, con la partecipazione di Snoop Dogg e di uno dei più famosi rapper della storia, Tupac Shakur. Solo che Tupac Shakur è morto nel 1996, assassinato con quattro colpi di arma da fuoco – la sua storia, di violenza subita e inflitta, di attivismo, poesia e crimini, processi e carcere, è ancora attuale: il processo al presunto omicida non è ancora iniziato –, e la sua voce nel brano di Drake non è frutto di un remix o di un campionamento. È simulata da un’intelligenza artificiale generativa. Probabilmente questo vale anche per quella di Snoop Dogg (che avrebbe dato il suo avallo alla pubblicazione).

Se c’è un luogo nella cultura musicale dove l’uso delle intelligenze artificiali può trovare terreno fertile, quel luogo è proprio il mondo hip-hop: non solo le canzoni che compongono questi scontri a distanza non si trovano sugli account ufficiali delle case discografiche ma vengono proposte più liberamente, un po’ come la produzione di ghostwriter977. In più, l’hip hop è anche un’incubatrice naturale per tutto ciò che è remix, rifacimento, rielaborazione. Proprio quello che si può fare con le ia.

Ma non tutti ne sono contenti. La Tupac estate, che amministra i diritti dei lavori di Tupac e la sua eredità, ha chiesto a Drake di rimuovere il brano dai propri account: il rapper ha ceduto.

Nonostante questo, Taylor made freestyle si può comunque sentire ovunque.

C’è un dettaglio che vale la pena aggiungere: la Shakur estate, dopo la morte della madre del rapper, è in mano a Tom Walley, già amministratore delegato di una major, la Warner music records. Nel 2022 la sorella di Shakur ha fatto causa a Walley accusandolo di aver sottratto milioni di dollari a proprio vantaggio.

Infine, martedì 30 aprile 2024 Lamar pubblica sul proprio profilo YouTube un brano di sei minuti. Si intitola Euphoria. Dopo aver detto che l’imitazione di Drake sta facendo rivoltare Tupac nella tomba, il rapper si chiede: “Sto combattendo un fantasma o un’ia?”.

Potremmo aggiungere una barra in cui ci chiediamo se chi combatte le ia generative stia combattendo per i ghostwriter o per il cash.

Questo testo è tratto dalla newsletter Artificiale.

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