Stack Overflow, un sito di domande e risposte per programmatori, ultimamente ha pubblicato la sua indagine annuale sugli sviluppatori. In base alle informazioni raccolte tra più di 26mila persone residenti in 157 paesi diversi, il sito ha evidenziato alcune tendenze interessanti del mondo della tecnologia e ha descritto le variazioni regionali, offrendoci una panoramica della vita dei programmatori di tutto il mondo.
1. I programmatori statunitensi sono relativamente vecchi
Nel mondo gli sviluppatori hanno un’età media di 28,9 anni e sono nati nel periodo in cui la Ibm ha prodotto il suo primo chip da un megabit. Anche se la Silicon valley ha la fama di attirare giovani talenti, con un’età media di 31,6 anni i programmatori statunitensi sono i più anziani tra quelli dei paesi che contano almeno dieci milioni di abitanti. In India l’età media è di 25 anni.
2. Sempre più donne entrano nel settore
Nel corso dell’indagine, il 92,1 per cento degli intervistati ha dichiarato di essere di sesso maschile, ma questo risultato è anomalo rispetto ai dati disponibili sul settore, secondo i quali circa il 20 per cento dei programmatori è di sesso femminile. A ogni modo, il sito osserva segnali positivi che indicano un aumento delle donne nel campo della programmazione, vista l’alta percentuale di donne nella fascia di persone meno esperte di programmazione.
3. L’India è il paese delle programmatrici
4. La maggior parte dei programmatori lavora su Windows
5. Il linguaggio di programmazione più usato è Javascript
6. Gli sviluppatori non amano Salesforce
7. Tra gli Stati Uniti e l’Europa c’è una grande differenza di stipendi in base al linguaggio di programmazione usato
8. Chi lavora in remoto guadagna più di chi è inchiodato in ufficio, la percentuale è calcolata sul salario medio
9. In base all’indice Big Mac dell’Economist, gli sviluppatori ucraini hanno il più alto potere d’acquisto
10. Nel complesso, sembra che i programmatori apprezzino il proprio lavoro
(Traduzione di Floriana Pagano)
Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta su Quartz. Clicca qui per vedere l’originale. © 2015. Tutti i diritti riservati. Distribuito da Tribune Content Agency
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