La siccità che negli ultimi mesi ha colpito la Sicilia e la Sardegna, mettendo in ginocchio l’agricoltura e spingendo le autorità regionali a dichiarare lo stato di emergenza, è dovuta soprattutto agli effetti del cambiamento climatico.

Lo conferma uno studio del World weather attribution, secondo cui il fenomeno non è dovuto tanto alla scarsità di precipitazioni, che non si sono discostate significativamente dalle medie stagionali, ma all’aumento dell’evapotraspirazione (la perdita di umidità del suolo attraverso l’evaporazione diretta e la traspirazione delle piante) dovuto alle temperature eccezionalmente elevate, che non sarebbero state possibili senza il riscaldamento provocato dalle emissioni di gas serra.

Secondo la ricerca il cambiamento climatico ha già aumentato del 50 per cento le probabilità che nelle due isole si verifichi una siccità come quella in corso, e le cose sono destinate a peggiorare con ogni decimo di grado di riscaldamento ulteriore.

Gli autori sottolineano quindi l’urgenza di introdurre misure di adattamento alle nuove condizioni, migliorando la gestione delle risorse idriche e la resilienza delle infrastrutture.

Questo testo è tratto dalla newsletter Pianeta.

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