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Il mercato dei concerti nel mirino di Washington

Taylor Swift in concerto a Glendale, in Arizona, 18 marzo 2023. (Kevin Mazur, Getty Images for Tas Rights Management)

Il 23 maggio il dipartimento di giustizia degli Stati Uniti ha fatto causa alla multinazionale Live Nation perché sostiene che l’azienda detiene il monopolio nel mercato dei concerti. Il colosso degli eventi dal vivo, secondo le istituzioni di Washington, starebbe violando le leggi antitrust attraverso la firma di contratti di esclusiva con diversi artisti e professionisti del settore, minacce ai concorrenti e aumento dei prezzi.

La Live Nation controlla più della metà del mercato dei concerti negli Stati Uniti, nonché circa l’80 per cento dei servizi di biglietteria, in particolare dopo che nel 2010 c’è stata la fusione tra la multinazionale e il principale sito per la vendita di biglietti, Ticketmaster. “È ora di sciogliere la Live Nation-Ticketmaster”, ha dichiarato il procuratore generale Merrick Garland.

L’azienda ha fatto sapere che si difenderà dalle accuse e “farà pressione per riforme che tutelino veramente i consumatori e gli artisti”. Ha negato di detenere un monopolio e ha sostenuto che la causa “ignora gli aspetti economici di base dell’intrattenimento dal vivo, come il fatto che la maggior parte delle commissioni di servizio va ai locali, e che la concorrenza ha costantemente eroso la quota di mercato e il margine di profitto di Ticketmaster”. Alcuni politici, tra cui i democratici Bernie Sanders ed Elizabeth Warren, hanno accolto bene l’iniziativa del dipartimento di giustizia.

Le istituzioni statunitensi avevano messo nel mirino l’azienda già nel 2022, quando era emerso il caso legato all’Eras tour di Taylor Swift. I biglietti per le date della cantante (che dovevano essere 52 solo negli Stati Uniti) erano stati messi in vendita attraverso il programma Verified fan di Ticketmaster, che obbligava gli utenti a registrarsi sulla piattaforma. Era stato creato per limitare l’accesso ai bot, ma molti utenti non erano comunque riusciti a comprare i biglietti, mentre altri si erano trovati di fronte a prezzi esorbitanti, in particolare sul mercato del secondary ticketing.

Questa vicenda aveva spinto il dipartimento di giustizia, e perfino il presidente Joe Biden, a intervenire sul mercato dei concerti e degli eventi dal vivo per tutelare i consumatori da prezzi considerati troppo alti e a voler limitare il presunto monopolio della Live Nation e di Ticketmaster.

Questo testo è tratto dalla newsletter Musicale.

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