In Italia la musica dal vivo continua a crescere
L’industria italiana della musica dal vivo in Italia continua a diffondere dati incoraggianti: nel 2023 in Italia ci sono stati più concerti e più spettatori rispetto all’anno precedente, come certifica il rapporto Siae 2023, stilato ogni anno dalla Società italiana degli autori ed editori (Siae) e dedicato agli eventi di spettacolo, intrattenimento e sport. Secondo la ricerca nel nostro paese i concerti di musica pop, rock e leggera hanno superato la quota dei 36mila eventi (+16 per cento in confronto al 2022). Rispetto ai livelli prima della pandemia, il numero di spettacoli è praticamente raddoppiato (+98 per cento sul 2019). E per il momento i primi dati del 2024, fa sapere la Siae, sembrano confermare l’andamento positivo.
A livello territoriale, si legge nel rapporto, c’è un forte accentramento nel nord e nel centro Italia: gli eventi con gli incassi più alti si sono tenuti soprattutto in arene e stadi in regioni con buoni collegamenti infrastrutturali (Lombardia, Emilia-Romagna e Piemonte in primo luogo, ma anche Lazio e Toscana). Non è un caso, infatti, che gli eventi più partecipati nel 2023 si siano tenuti alla Rcf Arena di Reggio Emilia, all’Ippodromo e allo Stadio San Siro di Milano, all’Autodromo di Monza e al Circo Massimo di Roma. Al tempo stesso regioni apparentemente meno attrezzate hanno fatto registrare un notevole aumento degli eventi, come Basilicata (+55 per cento), Sicilia (+45 per cento), Calabria (+38 per cento) e Puglia (+34 per cento).
La Lombardia si conferma la principale regione italiana per i grandi eventi di respiro nazionale e internazionale con 5,7 milioni di spettatori (+20 per cento sull’anno precedente), e rappresenta quasi un quarto della domanda nazionale; seguono Lazio ed Emilia-Romagna che, tuttavia, fanno appena la metà dei suoi volumi.
Nel 2023 il settore della musica leggera ha incassato 894 milioni di euro, pari al 92 per cento dei ricavi complessivi. A contribuire a questo risultato non è solo l’aumento generale del pubblico, ma anche l’aumento del prezzo dei biglietti: la spesa media individuale è arrivata a circa 37,7 euro (+16,8 per cento rispetto al 2022). I primi tre concerti per spesa al botteghino sono stati quelli di Harry Styles (22 luglio 2023, Reggio Emilia, Rcf Arena), Bruce Springsteen (25 luglio 2023, Autodromo di Monza) e Coldplay (28 giugno 2023, Milano, San Siro). Lo spettacolo di Harry Styles è stato anche quello con più spettatori (102mila), seguito dal festival rap di Marracash Marrageddon (83mila) e dall’esibizione di Travis Scott a Milano (80mila).
Insomma, le cose sembrano andare proprio a gonfie vele. Giusto per problematizzare un po’, però, volevo condividere con voi questa interessante riflessione del mio collega Damir Ivic, che su Outpump si è occupato proprio dell’industria dei concerti, facendo un po’ un riassunto/spiegone di come funzionano oggi le cose. E si è chiesto, per esempio, perché dobbiamo pagare oggi per un concerto che vedremo nel 2025, e perché i biglietti e i costi accessori attorno ai concerti (bibite, parcheggi ecc) sono lievitati in questo modo. Insomma, la crescita c’è, ma le zone d’ombra non mancano.
Questo testo è tratto dalla newsletter Musicale.
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