Da un nuovo rapporto della Banca mondiale emerge che le crisi legate ai cambiamenti climatici – come alluvioni, carestie e ondate di calore – danneggiano soprattutto le persone più povere delle zone colpite.
- Altre cento milioni di persone potrebbero finire sotto la soglia di povertà entro il 2030 a causa degli effetti dei cambiamenti climatici. Le regioni maggiormente colpite saranno l’Africa subsahariana e il Sudest asiatico.
- L’impatto più profondo viene dal settore agricolo. Secondo quanto previsto dai modelli elaborati, i cambiamenti climatici minacciano di provocare perdite globali nelle rese dei raccolti per valori che si aggirano intorno al 5 per cento entro il 2030 e toccano il 30 per cento entro il 2080.
- Gli altri fattori a determinare un aumento della povertà sono gli effetti dei cambiamenti climatici sulla salute, con aumento dei casi di malaria, diarrea e malnutrizione e una minore produttività provocata dal caldo estremo.
- Il numero di persone esposte al pericolo di carestie potrebbe aumentare tra il 9 e il 17 per cento entro il 2030 e del 50-90 per cento entro il 2080.
- Il riscaldamento globale di due o tre gradi Celsius potrebbe far aumentare il numero di persone a rischio di malaria anche del 5 per cento, percentuale che corrisponde a più di 150mila di persone.
- In alcune regioni, entro il 2030 gli impatti climatici potrebbero far aumentare i casi di diarrea anche del 10 per cento.
- Le persone povere sono quelle più danneggiate in caso di disastro, perché spesso sono le più vulnerabili. Quando l’uragano Mitch ha colpito l’Honduras, nel 1998, i poveri hanno subìto perdite tre volte maggiori rispetto agli altri settori della popolazione, e quando delle forti precipitazioni hanno inondato Mumbai, in India, nel 2005, le famiglie povere hanno subìto perdite doppie rispetto alle altre.
- I poveri ricevono un minore sostegno sociale. Solo un terzo degli africani provenienti dall’area subsahariana ha accesso a servizi finanziari, e meno del 10 per cento dei poveri nei paesi a basso reddito è coperto da reti di previdenza sociale.
- Nei paesi in via di sviluppo i poveri hanno uno scarso accesso alle assicurazioni sanitarie e pagano di tasca propria più della metà delle spese legate alla salute.
- Entro il 2030 i cambiamenti climatici potrebbero far aumentare del 12 per cento i prezzi del cibo in Africa, dove il consumo alimentare delle famiglie più povere assorbe più del 60 per cento delle spese complessive.
(Traduzione di Giusy Muzzopappa)
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