Quando l’anno scorso è andata in terza media, Sophie – tredici anni, dell’Arizona – ha deciso di partire con il piede giusto. Invece di comprare l’ultimo numero di Teen Vogue o cercare consigli su Google, ha cominciato a seguire una serie di account “thread” su Instagram.
Questi account forniscono a migliaia di adolescenti negli Stati Uniti una dose quotidiana d’informazioni utili per curare l’acne, trovare un ragazzo, ottenere voti alti e altro ancora. Hanno nomi come @selfcaresis, @selfcarethreads o @selfcove e sono più o meno così:
Gli account thread di Instagram esistono da più di un anno, ma negli ultimi sei mesi hanno guadagnato centinaia di migliaia di follower. “I giovani hanno bisogno dei thread perché cercano di capire come prendere il controllo della loro vita”, dice Sophie (il nome è stato modificato per via della sua età). “Gli adulti sono sempre molto occupati e non vanno spesso su Instagram… I thread non sono per loro. Gli adulti lavorano, non vanno a scuola e non devono affrontare i nostri stessi problemi”.
Secondo Grace, una quindicenne che usa spesso i thread di autoaiuto, questi account “sono utili perché raccolgono tutte le informazioni sotto un’unica sezione”.
Spesso questi account sono gestiti da adolescenti un po’ più grandi o da “adulti” che vanno all’università. Kimberly Webb, una diciannovenne del Texas, ha creato centinaia di thread che ha postato su vari account. Il suo account più seguito è cresciuto fino a raggiungere trentamila follower in pochi mesi.
Navigare nel web aperto, su siti con pubblicità e pop-up, è una perdita di tempo
Webb racconta che creare un thread è facile. Per quanto riguarda i contenuti, prende spunto dai temi di cui parla con i suoi amici o da cose con cui ha dovuto fare i conti in passato. “Alcune persone mi hanno mandato messaggi privati in cui mi chiedevano, ‘come posso farmi degli amici? Come posso dare il primo bacio?’”, racconta. Lei e altri amministratori di account thread dicono di essere spesso la prima persona a cui i loro follower si rivolgono per un consiglio. A volte passano diverse ore al giorno a rispondere ai messaggi di adolescenti che chiedono soluzioni ai loro problemi.
Webb cerca le risposte guardando video su YouTube e poi condensa il contenuto in piccoli blocchi d’informazione che inserisce nei thread. Dice che su Google c’è molta informazione sbagliata e che alcuni youtuber fidati che si occupano di trucco e benessere danno dei buoni consigli.
Webb impiega circa mezz’ora a creare un thread, un po’ di più se c’è bisogno di fare delle ricerche o di guardare video più lunghi. Li realizza quando si annoia a casa o è sul tapis roulant. E almeno per ora non ci guadagna nulla: le piace crearli e grazie a loro ha trovato nuovi amici.
Henrietta Dwumfour, una ventenne dello stato della Georgia, ha cominciato a pubblicare thread sul suo account @cleopatrathefoxx perché ha capito che “funzionano molto bene con l’algoritmo e fanno guadagnare follower”, spiega. “Quello che ha avuto più successo spiegava come sistemare i capelli. Sono afroamericana, quindi ho dei capelli molto crespi. È difficile tenerli a bada, tendono ad andare in tutte le direzioni”.
Secondo Dwumfour i thread con i consigli più semplici funzionano meglio: quello che per un adulto o uno studente universitario può sembrare una questione di semplice buon senso può essere una novità assoluta per chi ha dodici anni. “Sono giovani: credono che mettere un pezzo di carta sotto le ciglia per non sporcarsi con il mascara sia una grande invenzione”.
Gli adolescenti dicono che farebbero qualsiasi cosa pur di evitare di cercare le risposte ai loro problemi fuori da Instagram: per loro navigare nel web aperto, soprattutto su siti con pubblicità e pop-up, è una perdita di tempo.
“Il formato è più facile da leggere rispetto a Google, per esempio”, dice Sophie. “Puoi leggere cose più lunghe in blocchi più piccoli. Non è come leggere un paragrafo lungo tutto insieme”. Un’altra cosa che considerano positiva è che non devi perdere tempo a cercare in giro, perché l’informazione ti viene recapitata in base ai tuoi interessi e a chi segui. Inoltre ispirano più fiducia dei motori di ricerca.
“Sono più affidabili poiché puoi controllare i commenti e chiedere consigli all’autore dell’account”, sostiene Grace. “Google ormai sembra una cosa formale, mentre i thread… Hanno un tono più rilassato”.
Ma alcuni sostengono che la moda abbia già raggiunto il suo apice, perché sempre più ragazzi cominciano pigramente a crearli solo per attirare follower.
“Molti di questi account forniscono ‘soluzioni’ a problemi che neanche credevo di avere”, dice Joyce, una quattordicenne di New York. E molti consigli sembrano contraddittori o addirittura sbagliati. “Credono che l’olio di cocco sia la soluzione a ogni problema”.
(Traduzione di Federico Ferrone)
Questo articolo è uscito su The Atlantic. Leggi la versione originale.
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