La cover totale di Achtung baby è uscita come allegato di Q, per chi è riuscito a trovare una copia con il cd. Oppure come download standard, per gli altri, tipo me.
Si chiama (Ǎhk-to͝ong Bāy-Bi) Covered, e per scriverlo ho dovuto fare copia+incolla dal file di iTunes. L’alternativa sarebbe stata imparare cose tipo come si mette la lunettona sulle due o, ma non posso dire che mi capiti spesso, quindi non valeva la pena di dedicare troppo tempo alla questione. Oppure potevo scriverlo come fanno tutti, Wikipedia compresa: AHK-toong BAY-bi. Ma era molto meno divertente.
Undici cover e un remix per l’album che ho appena riscoperto. Vorrei ascoltarlo per bene e farci un bel post, ma sono già in ritardo su due concerti e un’opera.
Per fortuna le mie preziose e selezionatissime amicizie mi permettono di compensare, riciclando una recensione non fatta da me, compatta, chiara e utile, senza chiacchiere piene di metafore assurde, ma con giudizi che fanno il loro dovere. Eccola qua. Tenetela presente. Sono sicuramente d’accordo.
Jack sì, Patti sì, NiN sì.
Il resto nì e no.
Alberto Notarbartolo è un giornalista di Internazionale molto appassionato di musica e dischi.
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