Bob Dylan, Shadows in the night (Columbia)
Ennesimo capolavoro della discografia dylaniana. Questa volta il vecchio Bob sorprende tutti con un disco dedicato a squisite interpretazioni di ballads d’annata, da Autumn leaves a That lucky old sun passando per Some enchanted evening, insieme alla sua consueta band e a un suono ancora più scarnificato rispetto agli ultimi dischi, registrato in diretta senza trucchi. Arrangiamenti discretissimi si uniscono a una vocalità che con il tempo si è asciugata come un’aringa ed è diventata altrettanto saporita. I paragoni già apparsi con Frank Sinatra o Tony Bennett sono fuori luogo; la malinconia struggente che emana da questi solchi appartiene a Dylan al cento per cento.
Michel Petrucciani, The Blue Note albums (Blue Note)
All’interno della vasta discografia di Petrucciani gli anni passati presso la celebre etichetta statunitense possono essere considerati i più interessanti, dallo splendido recital solistico di 100 hearts giungendo al live di Power of three con Jim Hall e Wayne Shorter. Il capolavoro di questa raccolta è però Pianism, un album indispensabile registrato in trio con giganti come Palle Danielsson (contrabbasso) ed Eliot Zigmund (batteria) dove Petrucciani scrive brani di grande bellezza, tra cui un omaggio a Elis Regina. Il voluminoso cofanetto è a prezzo supercalmierato, quindi ci si può accostare senza timore a questo scrigno di tesori musicali.
Maurizio Baglini, Pictures at an exhibition (Decca)
L’interpretazione che il pianista Maurizio Baglini dà dei famosissimi Quadri di un’esposizione di Musorgskij è di livello notevole, tuttavia il vero interesse di questo doppio cd sta nei gioielli nascosti del repertorio pianistico del grande compositore russo (eseguiti e incisi molto di rado), da Intermezzo in modo classico alla deliziosa Sonata in Do per pianoforte a quattro mani che insieme a Baglini vede alla tastiera un altro eccellente pianista, Roberto Prosseda. Musica di grande fascino e robusta scrittura strumentale, che Baglini riesce a rendere alla perfezione in tutte le sue infinite sfumature dinamiche e di espressione. Consigliatissimo.
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