Recentemente ho avuto una strana esperienza. In mezzo alla posta in arrivo, tra decine di inviti a inaugurazioni di esposizioni alle quali non andrò mai (perché preferisco concentrarmi sulle opere che dovermi intrattenere con collezionisti e galleristi), ho trovato una cartolina postale. Una cartolina come quelle che si spedivano una volta.

Con una foto da una parte e dall’altra l’indirizzo e qualche parola di saluto, che chiunque può leggere, a cominciare dal postino. La cartolina è abbastanza banale. Un panorama del Partenone, inviato da Atene, come rivela il timbro dell’ufficio postale. Qualche parola gentile, scritta a penna nera è accompagnata dalla promessa di rivedersi presto e da una misteriosa firma che sembra una A, ma che non mi dice nulla su chi può aver spedito la cartolina. Ho cercato invano di capirlo, se non altro per poter ringraziare, riprendere contatto o anche soltanto per non cadere dalle nuvole se dovessi incontrare il misterioso mittente. Niente da fare.

L’immagine è rimasta l’unica cosa sulla quale cercare di raccontarsi una storia. Un’immagine perfettamente codificata che potrebbe rimandare all’attuale situazione economica, ma anche un richiamo ai miei studi classici o al fatto che del greco antico non ricordo più nulla. Insomma, non ne so niente. Continuo a riguardare l’immagine senza riuscire a capire cosa vuole dirmi. Qualsiasi aiuto sarà benvenuto.

Internazionale, numero 920, 21 ottobre 2011

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