La genesi è decisamente di moda. Nello stesso momento, due grandi fotografi, entrambi paladini del bianco e nero, esteticamente molto diversi tra loro, si trovano accomunati da questa parola.

In cinque capitoli geografici (il pianeta Sud, i santuari della natura, l’Africa, il grande Nord, l’Amazzonia e il Pantanál) Sebastião Salgado ha riunito in un volume pubblicato dalle edizioni Taschen (distribuito in Italia da Contrasto) le immagini della sua “lettera d’amore al pianeta”, frutto di sette anni di lavoro.

Elegia panteista con animali selvaggi, impressionanti iceberg, paesaggi biblici incontaminati e luci ispirate, Genesi di Salgado è in realtà un grido di allarme. Per chi non si accontenta dell’edizione normale a 49 euro, esiste una versione di lusso, in due volumi, con tanto di leggio 46 centimetri per 70, 704 pagine, 2.500 dollari.

Per la sua prima partecipazione alla Biennale di Venezia, il Vaticano ha invitato tre artisti a esprimersi sulla “creazione del mondo”. Accanto ai lavori di Lawrence Carroll e dello Studio Azzurro, il fotografo Joseph Koudelka ha realizzato delle immense stampe di alcune sue panoramiche allineate tra di loro. Impressionanti per la precisione e la parsimonia nella selezione.

Bisognerebbe riuscire a capire se si tratta di una semplice coincidenza o se dietro c’è una qualche volontà divina. Forse è meglio lasciare a ognuno la risposta che preferisce.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it