In attesa della mia prima figlia, vivo nel terrore: diventerò una di quelle che parlano per mesi solo di bambini, pappa e pannolini? –Ale
La tua email mi ha messo nostalgia. Mi ha ricordato quando di queste cose si parlava solo al parco con gli altri genitori. Discutevamo per ore sui pannolini ecologici o sull’età a cui togliere il ciuccio. Ok, a volte si parlava anche di cacca ma poi ognuno tornava a casa e le chiacchiere finivano lì. Tutto è cambiato il giorno in cui un’amica mi ha inviato dal suo smartphone una foto a tutto schermo della cacca di sua figlia: “Claudio, vedi qualche traccia di sangue in queste feci? Io non riesco a dirlo”.
Ora non basta più parlare di cacca al parco, dobbiamo anche vederla a grandezza naturale, a casa nostra. Siamo entrati in un’era in cui i genitori intasano le bacheche di facebook con foto dei figli, aprono blog per raccontare non solo ai genitori del parco, ma a quelli di tutto il globo che disastro è stata la prima pappa di Michelino, un’epoca in cui i pediatri ricevono email a tutte le ore per essere avvertiti che la febbre della piccola è arrivata a 39. Le chiacchiere monotematiche tra neogenitori non sono il male, ma solo un modo per condividere lo shock del cambiamento.
Il vero atto demoniaco è trasferirle sulle piattaforme digitali: io questa battaglia l’ho persa, ma tu sei ancora in tempo per non trasformarti in un temibile genitore 2.0.
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