Per i nostri figli è meglio la città stimolante ma inquinata o la campagna alienante ma sana?–Johnny

Non sono sicuro che mi convinca la tua rigida classificazione di città e campagna. Forse è ora di sfatare qualche leggenda metropolitana, o meglio, campestre.

Tempo fa la mia amica Christiane si è trasferita fuori Ginevra alla ricerca di uno stile di vita più sano. E invece si è trasformata in una tassista: “Ho passato più ore in macchina in questi due anni che nel resto della vita. Accompagno i figli a scuola, vado al lavoro, porto i figli a hockey, corro a fare la spesa: sono in auto dalla mattina alla sera”. Gli abitanti di Manhattan, che camminano in media oltre tre chilometri al giorno, forse hanno una vita più sana della sua.

D’altro canto però non definirei alienante la campagna. Hai mai passato otto ore in un agglomerato di grandi magazzini comunicanti e senza finestre di Tokyo? Io sì, ed è questo che definirei alienante. Un bambino con un giardino in cui giocare, raccogliere lumache e impiastrarsi con la terra, è fortunato. Ma se nel weekend i genitori fissano il tramonto con le lacrime agli occhi pensando a quante mostre, ristoranti e nuovi film si stanno perdendo, allora sarà infelice anche lui.

Dimenticate i luoghi comuni e scegliete semplicemente lo stile di vita che piace di più a voi genitori. Solo così i vostri figli godranno davvero di tutti i vantaggi della realtà in cui vivono, che sia campagna o città.

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