Mio figlio è diventato maggiorenne ma non ha intenzione di votare alle europee. Mi chiedo come convincerlo a cambiare idea.–Lele

È prima di tutto un problema d’età: non avendo conosciuto le glorie sanremesi della forzista Iva Zanicchi, a tuo figlio non viene la pelle d’oca ogni volta che lei urla: “Prendi questa mano, zingaraaa!”. E non ricorda neanche l’epoca d’oro di Ok, il prezzo è giusto: i sostenitori della Zanicchi che ai comizi gridano “cen-to! cen-to! cen-to!” gli sembreranno pazzi.

Stessa cosa per il candidato Fabrizio Bracconieri: questo nome non diceva nulla a nessuno, me compreso. Ma, a differenza di tuo figlio, quando ho scoperto che si trattava di Bruno Sacchi dei

Ragazzi della terza C sono stato assalito dall’irrefrenabile voglia di correre alle urne. Inoltre presumo che tuo figlio non sia gay, altrimenti non capisco perché non voti Alessandro Cecchi Paone, che si batte da anni per i diritti degli omosessuali portando voti al partito che si batte da ancora più anni per non riconoscerli.

Se poi tuo figlio non tifa né Milan né Fiorentina è comprensibile che non voglia mandare a Strasburgo lo storico portiere Giovanni Galli, però non è sano che un ragazzo della sua generazione non voti l’ex tronista di Uomini e donne Ylenia Maria Citino. Tuo figlio non ha ancora incontrato il candidato giusto, ma se lo tieni qualche giorno incollato alla tv forse troverà l’attore, la valletta o il tronista degno della sua fiducia.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it