Giacomo Giubilini, 91° minuto
Minimum fax, 204 pagine, 15 euro
91° minuto comincia con un acuto saggio sulla grande stagione sportiva di Arrigo Sacchi e Silvio Berlusconi, che produsse la catena ininterrotta di vittorie del Milan e che fu in qualche modo un modello per Forza Italia. Secondo Giubilini l’unico vero vincitore nel duo era Berlusconi mentre Sacchi era ridotto a uno che “vaga per le televisioni del padrone come una reliquia esposta”.
Questo doppio ritratto è seguito da una mini biografia di Garrincha, geniale campione brasiliano: si parte da quando era un povero operaio e si arriva alla Coppa del mondo, fino a ritrovare il calciatore coinvolto in uno strano affare a Roma e poi alcolista. Tutto viene raccontato con empatia da romanziere. C’è anche uno studio sulla trasformazione di David Beckham in un brand vendibile in tutto il mondo.
Dopo un lungo excursus sociologico (l’autore stesso ci dice che si può tranquillamente saltare) 91° minuto torna a parlare di calcio giocato, stavolta da Giubilini ragazzo e poi adulto, “con gli scarti del mondo”. Sono pagine piene di affetto, che mostrano quale sia la vera base della popolarità del gioco del calcio. L’immersione di Giubilini nei sentimenti dei suoi personaggi dà grande validità a un libro che è dedicato al vicino passato del calcio ma che ne mostra anche i futuri sviluppi.
Questa rubrica è stata pubblicata il 20 gennaio 2017 a pagina 88 di Internazionale. Compra questo numero| Abbonati
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