Chi viaggia leggero porta sempre con sé uno zainetto morbido e pieghevole. Con uno zainetto potete lasciare la valigia principale in albergo o nel deposito bagagli della stazione, e andare in giro più comodamente portando con voi solo l’essenziale: impermeabile, maglione, bottiglie d’acqua, mappe, guide e così via.
Lo zainetto è comodo anche se viaggiate per lavoro: appena salite in aereo, per esempio, potete infilarci gli oggetti che volete avere a portata di mano e mettere tutto il resto nella cappelliera. Gli zainetti pieghevoli occupano pochissimo spazio. Alcuni modelli si richiudono dentro una borsetta, ma io preferisco evitare di portare altri fronzoli.
È difficile suggerire un modello in particolare, perché l’offerta è molto ampia: alcuni viaggiatori scelgono in base alla leggerezza, altri preferiscono la capienza. Alcuni vogliono molte tasche, altri preferiscono un unico spazio profondo.
Uno dei miei zainetti preferiti, il modello Civita di Rick Stevens, quando è chiuso è minuscolo, ma ha una capienza di 15 litri. Chi l’ha disegnato è un viaggiatore esperto: lo zaino è rivestito da uno strato di morbida microfibra, così infilandoci dentro una giacca o un maglione può essere usato come cuscino. Ha due tasche laterali, dove si possono infilare le bottiglie d’acqua, e pesa 244 grammi.
Un altro modello è il Wanderlite: pesa solo 227 grammi e ha una capienza di 32 litri, ma le zip non sono di ottima qualità.
Non dimenticate che lo zaino può essere utile anche al ritorno da un viaggio, quando vi accorgete di avere molte più cose di quando siete partiti.
Ma se non avete uno zainetto da riempire, potete sempre spedire il bagaglio extra a casa per posta.
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