Se siete disposti a rinunciare a qualche extra (per esempio un cambio di vestiti) e avete uno spirito avventuroso e un po’ folle, il vostro bagaglio può essere perfino più piccolo di quello che vi ho descritto in questi mesi.

C’è chi viaggia portandosi dietro solo uno zainetto e, se devo essere sincero, anche la mia borsa spesso è più piccola di quelle che vi ho consigliato. Se vi interessa l’approccio ultraminimalista al viaggio vi consiglio di leggere Beyond backpacking: Ray Jardine’s guide to lightweight hiking.

Ray Jardine e sua moglie hanno fatto un viaggio a piedi di tre mesi, camminando per più di 4.400 chilometri, portandosi dietro un bagaglio che pesava meno di quattro chili (incluso tutto il materiale per ripararsi, dormire e cucinare all’aperto).

Altri viaggiatori, invece, fanno direttamente a meno della valigia. Anders Ansar viaggia in zone tropicali portando con sé solo i vestiti che ha addosso: sandali, camicia e un paio di pantaloni con quattro tasche molto capienti. In tasca porta circa trenta oggetti, alcuni modificati apposta per diventare più compatti.

Invece del maglione (400 grammi, troppo pesante) preferisce una maglia in tessuto isolante da 100 grammi.

All’estremo opposto della filosofia che rifiuta la valigia c’è Eric le fou, “Eric il pazzo”, che con la sua predilezione per le tasche è entrato nel Guinness dei primati: riesce a portare nella giacca ben 1.300 oggetti.

In realtà non viaggia molto leggero e probabilmente non viaggia neanche molto (è difficile che superi i controlli di sicurezza degli aeroporti), ma il suo esempio ci dimostra fino a che punto si può arrivare con una buona dose di creatività e follia.

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