In Alto Adige-Südtirol si aprono le prime crepe nelle storiche barriere etniche. Un nuovo portale di informazione ha intrapreso una coraggiosa iniziativa e ha decido di sfidare gli influenti quotidiani Alto Adige e Dolomiten, che dominano l’opinione pubblica di lingua italiana e tedesca. E che in rara concordia hanno deciso di ignorare l’evento.
Salto contiene notizie, analisi, approfondimenti, contributi di blogger ed è aperto a tutti coloro che vogliono partecipare alla discussione. Nel portale coesistono articoli in italiano e in tedesco, e anche la redazione comprende giornaliste e giornalisti di lingua e provenienza diversi. Nato su iniziativa di un gruppo di persone attente alle problematiche del territorio, è concepito come un ponte tra i gruppi linguistici.
Da quando, alle recenti elezioni, la Südtiroler Volkspartei si è alleata con il Partito democratico, nella provincia autonoma il clima sta cambiando. È stata una mossa politica coraggiosa che ha portato al partito un notevole successo. Per la prima volta il partito della minoranza tedesca ha votato per un candidato di lingua italiana, rinunciando a una propria candidatura.
È successo nella circoscrizione senatoriale di Bolzano, dove ha stravinto Francesco Palermo. Il giovane costituzionalista di Bolzano, laureato a Innsbruck e professore all’università di Verona, è la figura simbolo di questo cambiamento. A lui sono legate le speranze di una riforma del rigido statuto di autonomia varato quasi mezzo secolo fa. Sulla
sua pagina web (anche graficamente molto apprezzabile) il neoparlamentare Pd-Volkspartei e giurista prestato alla politica ha già aperto un forum sulla riforma dell’autonomia, per eliminare o abbassare molte delle inutili barriere etniche e favorire la convivenza dei gruppi linguistici.
Sperimentando nuove tecniche di comunicazione online, Palermo cerca contemporaneamente di smorzare l’impazienza e le speranze eccessive germogliate dopo il suo successo elettorale: “Sarà un processo lungo e impegnativo”.
Per l’Alto Adige-Südtirol è comunque un anno di grandi cambiamenti. Vari scandali, condanne e indagini della procura hanno duramente colpito la Volkspartei che da decenni governa la ricca provincia con maggioranza assoluta. Tra pochi mesi il potente patriarca Luis Durnwalder, da 35 anni in giunta e da 25 al governo della provincia autonoma, lascerà la politica. E i creatori di Salto sono decisi a rendere irreversibile il cambiamento.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it