(axlright, Flickr)
Devo confessarlo: mi sono avvicinato tardi agli Animal Collective. Solo un paio d’anni fa, dopo aver preso in mano il bellissimo [Merriweather post pavilion][1]. Ma dopo qualche ascolto attento e [un concerto][2] all’Alcatraz di Milano ho capito perché si parlava così tanto, e così bene, di loro.
Gli Animal Collective, per chi non li conoscesse, sono un gruppo statunitense formato da quattro musicisti che si fanno chiamare Avey Tare, Panda Bear, Geologist e Deakin. Nati a Baltimora ma felicemente trapiantati a New York e poi a Los Angeles, pubblicano dischi insieme dal 2000 e hanno anche delle fertili carriere soliste. Si tratta, e penso di non esagerare, di una delle band più innovative e originali degli ultimi anni.
Mentre scrivo, il loro nuovo disco Centipede hz è [ in streaming][3] sul sito ufficiale. Uscirà nei negozi il 4 settembre. E già che ci sono, mi lancio in una mini recensione dopo i primi ascolti.
Premessa: per dare un giudizio definitivo bisognerà avere tra le mani il disco finito, soprattutto per sentire il mixaggio dei pezzi. La band, dal punto di vista sonoro, sembra tornata alle sue radici: più musica “suonata” e meno campionamenti elettronici, con atmosfere meno oniriche rispetto a Merriweather post pavilion.
Le danze si aprono con l’incalzante Moonjock, costruita su un riff di sintetizzatore quasi alla [Daft Punk][4] e ricca di voci sovrapposte. La nenia un po’ zigana di Today’s supernaturnal, la canzone scelta come singolo e che potete ascoltare qui sotto, è tra le più orecchiabili e riuscite. Rosie oh invece ricorda Syd Barrett.
Il picco del disco finora è Wide eyed, che intrappola Beatles, Talking Heads e krautrock in un loop elettronico ipnotico. Bella anche Monkey riches, sincopata e con un bel cantato. A chiudere ci pensano i sogni ad occhi aperti di Pulleys e Amanita.
Uno dei migliori album del gruppo? Andiamoci piano, lo si potrà dire solo tra qualche giorno. Però forse..
Gli Animal Collective non sono gli unici “animali” nel mondo della musica leggera. Ecco una lista di cinque band bestiali, compilata con la preziosa consulenza dei colleghi Alberto e Andrea. Se ci fosse sfuggito qualcuno, si accettano suggerimenti.
Animals - House of the rising sun. Gli animali più famosi della storia della musica.
Super Furry Animals - Juxtaposed with u. Bestie pelose dal Galles.
These Animal Men - *You’re always right *. Reduci dai ruggenti novanta.
Animal Crackers - Jane said stop. Strani animali, i dj.
Animal Kingdom - Strange attractor. Anno 2012, animali indie.
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