A Roma, di fronte al Colosseo. (Reflektor, Instagram)

Negli ultimi giorni in varie città del mondo come New York, Parigi e Roma sono apparsi alcuni manifesti e graffiti un po’ strani. Rappresentano tutti lo stesso logo: un rombo, inserito in un cerchio, che contiene nove quadrati e forma la parola Reflektor.

Dietro a questa operazione, a quanto pare, ci sono gli Arcade Fire. La band canadese pubblicherà il suo nuovo album il 29 ottobre, come ha annunciato a luglio [su Twitter][1]. E probabilmente sta usando questi loghi come una tecnica di marketing virale.

A precisa domanda sull’argomento, Win Butler e compagni non hanno confermato né smentito. Ma alcuni street artist, contattati dalla rivista [Consequence of Sound][2], hanno ammesso di aver disegnato i loghi su richiesta del gruppo.

Sono stati aperti anche [un sito][3] e un [account su Instagram][4], chiamati proprio Reflektor, che raccolgono le foto dei disegni in giro per il mondo. C’è anche questo video, la cui musica in sottofondo fa pensare proprio agli Arcade Fire.

E quindi? Ricapitoliamo, partendo dalle notizie uscite in questi mesi sulla stampa anglosassone. Il nuovo disco degli Arcade Fire uscirà il 29 ottobre, di questo siamo sicuri. È stato registrato in diversi studi in giro per il mondo, tra i quali i Dfa di New York, ed è stato in parte prodotto da James Murphy (ex Lcd Soundystem). Murphy

[ha definito][5] il suono delle canzoni “fottutamente epico”. L’album, a questo punto possiamo azzardare la previsione, si intitola Reflektor.

Se qualcuno non si ricordasse bene chi sono gli Arcade Fire, ecco un piccolo ripasso. Sono canadesi, di Montreal, e hanno pubblicato il loro album d’esordio nel 2004. Oggi sono una delle band pop rock più importanti in circolazione. Un gruppo che ha fatto tre dischi, Funeral, Neon bible e The suburbs, che sono uno più bello dell’altro. E che dal vivo riesce a essere perfino più coinvolgente che in studio. Ho esagerato? Non credo.

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Giovanni Ansaldo lavora a Internazionale. Si occupa di tecnologia, musica, social media. Su Twitter: @giovakarma

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