St. Vincent: Birth in reverse
Il 24 febbraio St. Vincent ha pubblicato il suo [nuovo e omonimo album][1]. Un disco davvero bello. Per promuoverlo ha suonato al Colbert Report, famosa trasmissione televisiva statunitense. Tra i brani proposti c’è stato Birth in reverse, un numero in perfetto stile Talking Heads. Si vede che negli ultimi anni ha frequentato David Byrne. Eccome.
Damon Albarn: Lonely press play
Damon Albarn è il leader dei Blur, il gruppo Britpop che negli anni novanta duellava con gli Oasis. Ma è stato anche la mente principale dietro i progetti Gorillaz, The Good, the Bad & the Queen, Rocket Juice & the Moon e tanti altri. Lonely press play è il secondo brano estratto dal suo primo disco solista, Everyday robots, nei negozi dal 28 aprile.
Bruce Springsteen: Stayin’ alive
Bruce Springsteen non ha bisogno di presentazioni. Il 26 febbraio il Boss ha suonato a Brisbane, in Australia. E ha aperto la scaletta con Stayin’ alive, cover del [classico dei Bee Gees][2]. Non è un caso. I fratelli Gibbs hanno passato parte della loro infanzia proprio a Redcliffe, vicino a Brisbane.
The Horrors: I see you
Questa canzone segna il ritorno degli Horrors, una delle più band inglesi più interessanti degli ultimi anni, capaci di mescolare con abilità pop e psichedelia. I see you è il primo singolo tratto dal nuovo disco Luminous, che uscirà il 5 maggio.
Cloud Nothings: Psychic trauma
Altra anteprima di un album in uscita. Con il precedente disco, Attack on memory, i Cloud Nothings avevano raccolto ampi consensi. Il nuovo Here and nowhere else uscirà il 1 aprile. Dopo aver pubblicato il singolo I’m not part of me, questa settimana la band di Cleveland, Ohio, ha diffuso un altro brano nuovo.
Giovanni Ansaldo lavora a Internazionale. Si occupa di tecnologia, musica, social media. Su Twitter: @giovakarma
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