L’8 marzo alle 11 (le 18 in Italia) il fondatore di Wikileaks Julian Assange interviene in videoconferenza al
South by Southwest di Austin, in Texas. L’attivista australiano sarà intervistato da Benjamin Palmer, presidente del consiglio di amministrazione dell’agenzia di marketing The Barbarian Group.
Assange, che concede raramente interviste, discuterà di sorveglianza, comunicazione digitale e futuro della democrazia.
Julian Assange ha cominciato a fare l’hacker a 16 anni. Nel 2006 ha fondato WikiLeaks, un’organizzazione internazionale che riceve in modo anonimo e pubblica documenti, spesso coperti dal segreto di stato o dal segreto bancario, e poi li carica sul proprio sito.
Le attività dell’associazione sono sempre state molto critiche verso i governi occidentali, soprattutto nei confronti dell’amministrazione statunitense. Nel 2010 Wikileaks ha pubblicato diversi documenti diplomatici riservati sulle attività del governo americano nel mondo, scatenando il caso Cablegate.
Dall’agosto del 2012 Assange si trova nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra, dove ha ricevuto asilo politico. Su di lui pende un mandato d’arresto in contumacia con l’accusa di stupro, molestie e coercizione illegale, emesso nel novembre del 2010 da un tribunale di Stoccolma.
Giovanni Ansaldo lavora a Internazionale. Si occupa di tecnologia, musica, social media. Su Twitter: @giovakarma
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