Verdena, Puzzle
I Verdena, forse la più importante band del rock italiano contemporaneo, pubblicheranno il 27 gennaio il loro nuovo album, Endkadenz vol 1. Il disco, il primo dei due che usciranno nel corso di quest’anno, arriva a tre anni di distanza dal capolavoro Wow ed è stato anticipato dal singolo Un po’ esageri. Puzzle, suonata dal vivo il 9 gennaio a Radio 1 in versione acustica, è un altro brano che farà parte del disco. Un’ottima ballata psichedelica piena di echi beatlesiani.
D’Angelo, Ain’t that easy
Black Messiah, il terzo disco dello statunitense D’Angelo, è uscito il 15 dicembre, giusto in tempo per finire in parecchie classifiche dei migliori dischi del 2014. Una raccolta di canzoni da far morire d’invidia Prince, che mescola in modo brillante funk, r&b jazz e hip hop. Il pezzo d’apertura, Ain’t that easy, è uno dei migliori del lotto. Ripescatelo al volo, se ve lo siete perso.
St. Paul and The Broken Bones, Half the city
Fino a due anni fa Paul Janeway faceva il cassiere di banca a Birmingham, in Alabama. Poi ha deciso di fondare una band soul, chiamata St. Paul and The Broken Bones. Paul è bianco, ma sembra un nero cresciuto a pane e Otis Redding. Questo concerto nella redazione della radio statunitense Npr è un bel riassunto di quello che lui e il suo gruppo sanno fare.
Mark Ronson, Feel right (feat Mystikal)
Non sono mai stato un fan del Mark Ronson artista (sul Ronson dj e produttore bisognerebbe aprire un capitolo a parte). Ma il suo nuovo disco, Uptown special, è bello. Funk old school con suoni perfetti, ma anche molto orecchiabile (Uptown funk è un singolo perfetto). Feel right è un divertente omaggio al James Brown dei tempi d’oro, arricchito dal rap di Mystikal.
Noel Gallagher, Ballad of the mighty I
In attesa del suo secondo album solista in arrivo a marzo, Chasing yesterday, Noel Gallagher ha pubblicato un nuovo singolo. Si intitola Ballad of the mighy I ed è stato registrato insieme a Johnny Marr, il chitarrista degli Smiths. Apprezzabile il tentativo, forse non riuscito al cento per cento, di distaccarsi dal suono post Oasis e di fare un pezzo che strizza l’occhio alla musica disco.
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