Ricordate Raffaele Ciriello? Aveva 42 anni e faceva il fotografo. Il 13 marzo 2002 si trovava nei Territori palestinesi, a Ramallah, per fare il suo lavoro. Venne ucciso dai militari israeliani: una raffica di mitra partita da un carro armato. Il 21 ottobre scorso il giudice Orsola De Cristofaro ha archiviato l’inchiesta milanese sulla morte del fotografo. “Uno sbocco obbligato”, ha scritto il Corriere della Sera, “vista la ‘mancata collaborazione’ delle autorità israeliane”. All’inizio di settembre il governo Sharon si era rifiutato di identificare i militari israeliani coinvolti, respingendo la rogatoria internazionale avanzata dalla procura milanese. Adesso la speranza che sia fatta giustizia è nelle mani degli israeliani. L’Italia ha chiesto che sia lo stato di Israele a svolgere l’indagine, affidandola a un giudice indipendente e non ai militari. Lo prevedono le convenzioni internazionali. Spesso si ricorda che Israele è l’unica democrazia del Medio Oriente: sul caso Ciriello saprà dimostrare di avere una magistratura degna di un paese democratico?
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