Nella noia e negli sbadigli, le immagini di Porta a porta si confondono con quelle del Portogallo. Europee ed europei sono avvolti da un’unica nebbia soporifera. Ma c’è qualcosa che salta agli occhi, almeno nei dibattiti televisivi postelettorali. Ha ragione Nanni Moretti, che in un’intervista all’Unità ha ricordato come la vera novità negativa da dieci anni a questa parte sia la mancanza di un patrimonio condiviso: “Da quando Berlusconi è entrato in politica, i due elettorati non riescono più a comunicare. Prima un elettore democristiano dialogava con un elettore comunista: sentivano di avere un retroterra comune. Questa democrazia, nel bene e nel male, l’avevano costruita insieme partendo dalla resistenza. Dal 1994 in Italia non esiste più un patrimonio democratico condiviso da progressisti e conservatori. E tutto questo ormai ce lo porteremo dietro per troppi anni”. È proprio da qui che uomini e donne di buona volontà dovrebbero ripartire.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it