“Si sa che sul grande schermo i ciccioni suscitano sempre buoni sentimenti. La rotondità è un’arma temibile: perché rende accettabili le peggiori crudeltà e le accuse più terribili. Attenzione: i ciccioni hanno un potere di persuasione disarmante”. Serge July, su Libération, saluta così l’uscita in Francia di Fahrenheit 9/11 di Michael Moore. Noi ne parliamo non solo perché da questa settimana Internazionale propone ai suoi lettori il dvd del film Bowling a Columbine, ma anche perché negli Stati Uniti l’argomento del giorno è questo: se sia lecito usare tutti i mezzi pur di raggiungere il fine di sconfiggere Bush. Una parola definitiva l’ha detta Jean-Michel Thénard su Libération: “L’inquilino della Casa Bianca, che talvolta dice menzogne, ha il caricaturista che si merita: semplicistico e di grande ferocia, a immagine della sua persona e della sua politica. Non perdersi in sottigliezze è la forza di Michael Moore per lottare ad armi impari contro la propaganda della prima potenza del mondo”.

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