Qualcosa è andato storto nel mondo musulmano, dicono alcuni. Ma allora qualcosa è andato storto per tutti noi. E questo non per volersi addossare responsabilità che non ci appartengono o ridurre quelle degli altri, ma semplicemente perché il mondo musulmano fa parte del nostro mondo come le braccia e le gambe fanno parte del corpo. Siamo disposti a trasformare l’Europa in un campo di battaglia come quello mediorientale? Siamo disposti ad accettare una “israelianizzazione” della guerra al terrorismo, con muri di separazione, posti di blocco e omicidi mirati? Questa è la scelta che abbiamo di fronte oggi. Ma quanto più il conflitto contro i terroristi è duro, tanto più l’assoluto e tenace rispetto – anche unilaterale – delle regole è essenziale, e ragione fondante della necessità etica di combattere il terrorismo. È bene tenerlo a mente, dopo l’assassinio di Jean Charles de Menezes a Londra.
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