Sorpasso storico, la Cina vale più dell’Italia. Il prodotto interno lordo del 2004, corretto al rialzo del 16,8 per cento, porta Pechino al sesto posto nel mondo. In realtà potrebbe essere già al quarto, prima di Francia e Gran Bretagna. Ma la vera notizia è un’altra. Ed è la conferma che il paese più popoloso del mondo ha un sistema di analisi statistica quantomeno opaco. “È il più grave errore di contabilità della storia”, scrive il Times di Londra. Non solo gli statistici cinesi hanno lavorato con dati inesatti, continua il Times, ma si sono anche fatti imbrogliare da migliaia di imprenditori, che hanno fornito informazioni approssimative o false. Un po’ come quello che l’Economist rimprovera a Silvio Berlusconi: il fatto di essere un imprenditore che non rispetta le regole del gioco capitalista e liberista. È una critica dura, ma da destra: basta, per favore, con questa storia dei giornalisti stranieri che sono tutti comunisti.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it