Qualche sera fa Raitre ha mandato in onda una bella inchiesta di Report sulla morte di Nicola Calipari, l’agente del Sismi rimasto ucciso nel corso del salvataggio della giornalista Giuliana Sgrena. In tutta la vicenda l’aspetto più sconcertante è l’atteggiamento degli Stati Uniti. Sprezzante, arrogante, perfino infastidito dalle richieste di informazioni avanzate dagli inquirenti italiani. Immaginiamo per un attimo se Calipari fosse stato un agente dei servizi francesi, tedeschi o spagnoli. Il comportamento americano sarebbe stato ben diverso. Ecco un’altra pesante eredità degli anni di Silvio Berlusconi. Sul piano diplomatico l’Italia ha sempre contato poco, ma oggi non conta più niente. Vorremmo che il nuovo ministro degli esteri italiano facesse sentire la sua voce sulle indagini per la morte di Nicola Calipari. E riaffermasse che le regole valgono per tutti, grandi e piccoli.
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