– Pronto, ciao, come stai?
– Bene e tu?
– Non c’è male… Senti, ma tu la stai seguendo questa storia delle intercettazioni?
– Un po’, ma è difficile dare un giudizio.
– Sì, Berlusconi paladino della privacy fa davvero ridere. Ovviamente vuole solo impedire la pubblicazione di telefonate imbarazzanti e ostacolare i giudici.
– Secondo me però anche i giornali hanno un problema e sono preoccupati soprattutto di non poter più pubblicare le telefonate di politici e calciatori, che gli fanno aumentare le vendite.
– Tra l’altro vorrei sapere chi gliele passa, le intercettazioni, chi gliele vende.
– Ho letto che all’estero è difficilissimo fare le intercettazioni e i giornali stranieri non le pubblicano mai.
– Però alla fine è meglio un’intercettazione in più che una in meno: i leader politici devono essere nudi.
– Che schifo: te li immagini, tutti nudi? Comunque, non sono d’accordo: anche loro hanno diritto alla privacy.
– Ma poi perché il parlamento deve perdere tempo con le intercettazioni mentre il paese va a rotoli?
– Hai ragione. Anche noi dovremmo occuparci d’altro.
– A proposito, devo dirti una cosa.
– Cosa?
– No, te la spiego di persona quando ci vediamo.
– Ok, meglio.
– Ciao.
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