Lo storico britannico John Foot ha cominciato sulle pagine di Internazionale un viaggio nella memoria divisa dell’Italia. Questa settimana la fermata è Monza. Estate del 1900, l’anarchico Gaetano Bresci spara tre colpi di pistola a Umberto I di Savoia e lo uccide. Un caso esemplare, spiega Foot. La storia di un paese incapace di accettare che un fatto possa essere ricordato in più modi, che di una storia possano esistere più versioni, che la ricerca della verità possa riservare sorprese inaspettate. Non stupisce, quindi, che la commissione affari costituzionali della camera abbia votato contro la creazione di una commissione parlamentare d’inchiesta sui fatti del G8 di Genova del 2001. Non stupisce ma indigna. Perché era nel programma elettorale dell’Ulivo, perché è frutto del ricatto di due partitini e infine perché viene da un parlamento che non si lascia sfuggire nessuna occasione per perdere credibilità.

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