“Vedo l’intera nave da crociera con gli occhi di qualcuno che non è a bordo, e visualizzo la Nadir di notte, in questo preciso momento, che fumiga verso nord a 21,4 nodi, con un forte vento caldo di ponente che spinge la luna dietro uno stormo di nuvole, e sento attutite le risate e la musica e i battiti cardiaci dei ‘babbi’ e il sibilo e la scia che si ritrae, e vedo, dalla prospettiva di questo mare notturno, la cara vecchia Nadir tutta illuminata, di un bianco angelico, con le luci a festa, sontuose, regali… Sì, ecco: come una reggia. Apparirebbe come una reggia galleggiante, maestosa e terribile, a una povera anima che fosse qui sull’oceano di notte, da sola in un gommone, o nemmeno in un gommone ma semplicemente e paurosamente a galla, un uomo in mare, che agita le gambe, e non c’è terra in vista”.
David Foster Wallace, Una cosa divertente che non farò mai più.
Internazionale, numero 932, 20 gennaio 2012
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