A metà febbraio il Washington Post ha annunciato un piano di pensionamenti anticipati e licenziamenti per cercare di contrastare il calo delle vendite e delle entrate pubblicitarie. I tagli riguarderanno i giornalisti di alcune sezioni (affari, cronaca locale, tendenze e magazine), i grafici e i copy editor. Per contrastare la crisi, il giornale punta a integrare sempre di più l’edizione cartacea e quella online. “Il nostro obiettivo è ridurre il personale senza intaccare la qualità, l’ambizione o l’autorevolezza del nostro giornalismo”, ha spiegato il direttore Marcus Brauchli in una nota ai dipendenti.

Mentre si destreggiano tra internet e la carta stampata cercando di impadronirsi dei nuovi strumenti digitali, sempre più quotidiani rinunciano ai vecchi copy editor. Non tutti però. Newsday ne sta cercando uno proprio in queste settimane. Deve avere: “Eccellente capacità di valutare le notizie e controllare l’ortografia, la grammatica, lo stile e la leggibilità degli articoli. Attitudine a sollevare interrogativi sul rilievo, la struttura, l’organizzazione, il tono e le implicazioni etiche e legali delle notizie. Competenza nella redazione di titoli accurati e accattivanti. Dimestichezza con la revisione e la correzione di bozze di pagine destinate alla stampa, grafici e materiale online”.

Internazionale, numero 940, 16 marzo 2012

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