Secondo la più grande indagine sull’accuratezza dei giornali mai condotta negli Stati Uniti, nel 2007 più del 59 per cento degli articoli pubblicati sui quotidiani statunitensi conteneva un errore. Uno studio appena uscito sul bimestrale Journalism Practice sostiene che in Italia il tasso di errore delle notizie potrebbe essere simile.
Gli autori della ricerca – il direttore dell’osservatorio europeo di giornalismo Stephan Russ-Mohl, il ricercatore svizzero Colin Porlezza e il professore di giornalismo statunitense Scott Maier – hanno chiesto alle fonti delle notizie di cinque giornali italiani e cinque svizzeri di valutare l’accuratezza con cui i fatti erano stati riportati, e hanno confrontato i risultati con uno studio simile condotto negli Stati Uniti. Il tasso di risposta delle fonti italiane, però, è stato talmente basso che i risultati sono stati classificati come “esplorativi”.
Le fonti hanno denunciato errori fattuali nel 51,9 per cento delle notizie, contro il 60 per cento in Svizzera e il 48 per cento negli Stati Uniti. I due errori notati più spesso sono le citazioni errate e i titoli imprecisi. La correlazione tra accuratezza e credibilità dei giornali è più debole in Italia che in Svizzera: indipendentemente dal numero di errori, rispetto agli svizzeri gli italiani considerano i loro giornali meno credibili.
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